la nostra storia

Siamo una associazione fondata da Fratelli torinesi del Grande Oriente d’Italia con una storia di solidarietà che ha mosso i primi passi nel lontano 1991. Aiutiamo orfani adolescenti, figli di Fratelli in situazioni di difficoltà familiare e risorse economiche insufficienti, a terminare il proprio percorso di studi.

Per secoli i massoni hanno usato il Tronco della Vedova per garantire un concreto aiuto economico a chi ne avesse bisogno. Spinti da questo sentimento di filantropia, proprio dei nostri insegnamenti massonici, sosteniamo e supportiamo la crescita dei nostri ragazzi in un mondo in continua trasformazione.

quando?

1991: un gruppo di Fratelli torinesi del Grande Oriente d’Italia, spinto dal desiderio di intervenire concretamente in aiuto di deboli e bisognosi, si riunisce e dà vita all’associazione Sergio Mammini.

perché Sergio Mammini?

Sergio Mammini, troppo presto passato all’Oriente Eterno, è un Fratello livornese che tutti ricordano per la grande generosità verso le persone deboli e bisognose. Dal nome del Fratello Sergio abbiamo modellato l’associazione Sergio Mammini.

i primi anni

Nel primo decennio di attività abbiamo lavorato con grande impegno, dedicandoci a singoli progetti sia di gruppo che individuali.

La prima sfida, ancora oggi aperta, è stato inventarsi come costruire una rete di donatori e pianificare attività che potessero generare dei profitti. Abbiamo iniziato vendendo spazi pubblicitari sui ponteggi dei cantieri di edifici in ristrutturazione, organizzando feste di beneficenza nelle Residenze Reali, raccontando il nostro impegno e organizzando sottoscrizioni. Questo ci ha permesso di raccogliere il denaro necessario a portare avanti le nostre attività.

Abbiamo così elargito piccole e grandi somme di denaro, a seconda dei bisogni; sono anche stati donati beni di prima necessità e strumenti di lavoro.

Tutto questo è stato fatto con la dovuta discrezione, riservata e senza ostentazione, per proteggere da imbarazzi o mortificazioni i nostri gesti di solidarietà.

l’impegno dei primi anni

Nonostante il nostro impegno fosse spinto da nobili intenzioni, non esisteva un progetto generale che organizzasse tra loro tutte le attività. In sostanza mancava un protocollo di intervento pianificato e coordinato.

La sfida, ora, era trovare un ambito specifico sul quale concentrare il nostro impegno.

Dopo lunghi incontri e tante idee condivise abbiamo elencato i possibili ambiti di intervento. L’obiettivo era quello di selezionarne uno sul quale gli sforzi delle associazioni di volontariato già esistenti fossero meno concentrati.

Volevamo fare la differenza e quindi dovevamo farla anche nello scegliere chi aiutare.

Senzatetto, extracomunitari, tossicodipendenti, anziani, erano tutte realtà già supportate da molte associazioni e volontari sia profane che gestite da altri Fratelli.

Abbiamo quindi spostato il nostro interesse verso il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.

i nostri ragazzi

I ragazzi adolescenti oggi sono gli uomini di domani; sono il nostro futuro, la nostra eredità vivente. Diamo per scontato che crescano in una famiglia dove non mancherà loro nulla, circondati da possibilità di crescita personale, possibilità economiche e –non meno importante– dall’amore dei genitori. Tuttavia, di tanto in tanto, accade che il destino sia un crudele patrigno ed intervenga rovinando questo equilibrio, creando difficoltà e a volte anche cambiando inesorabilmente la vita dei nostri ragazzi.

Sono queste le situazioni che hanno attirato maggiormente la nostra attenzione e quelle a cui, alla fine, abbiamo scelto di dedicarci.

Abbiamo voluto poi stringere maggiormente il cerchio per poter rendere più efficace il nostro impegno. Nella nostra istituzione sono tante le associazioni di volontariato e le azioni di beneficenza di singoli Fratelli, ma molto poche quelle che si rivolgono unicamente e direttamente alla solidarietà interna.

Avevamo quindi trovato il nostro obiettivo: i bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza dei figli e soprattutto degli orfani dei nostri Fratelli.

Volevamo concentrare il nostro impegno in un concreto aiuto nei loro programmi di educazione scolastica, anche universitaria qualora dovesse servire, offrendo aiuto economico ma soprattutto assistenza morale, conforto e stimoli.